C’era una volta una principessa che si chiamava Camellia e abitava nella cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze. Il suo padre, il Re di Firenze, aveva un’indole cattiva e si lamentava di ogni cosa. Lui non le permetteva mai di lasciare la cupola perché era diffidente nei confronti del mondo esterno. Tutti i giorni Camellia guardava fuori dalla finestra e desiderava andare fuori. Una sera, mentre lei stava guardando a tutte le persone in città, una strega su un scopa volò accanto alla finestra! Camellia non poteva a credere ai suoi occhi. La strega amichevole si fermò davanti alla finestra e disse che lei le poteva portarla in giro per la città sulla sua scopa. Lei salì sulla scopa e loro volarono sopra tutta la città; sulle chiese, sui negozi e sulle case. Camellia era in soggezione davanti alla bellezza. Loro volarono anche attraverso tutte le strade e sul Fiume Arno. Le Ore passavano e loro tornarono al Duomo. Camellia entrò nella sua stanza attraverso la finestra in silenzio. Prima che lei potesse ringraziare la strega, lei era già andata. Camille andò a letto con un sorriso in faccia
C’era una volta una principessa che si chiamava Camellia e abitava nella cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze. Il suo padre, il Re di Firenze, aveva un’indole cattiva e si lamentava di ogni cosa. Lui non le permetteva mai di lasciare la cupola perché era diffidente nei confronti del mondo esterno. Tutti i giorni Camellia guardava fuori dalla finestra e desiderava andare fuori. Una sera, mentre lei stava guardando a tutte le persone in città, una strega su un scopa volò accanto alla finestra! Camellia non poteva a credere ai suoi occhi. La strega amichevole si fermò davanti alla finestra e disse che lei le poteva portarla in giro per la città sulla sua scopa. Lei salì sulla scopa e loro volarono sopra tutta la città; sulle chiese, sui negozi e sulle case. Camellia era in soggezione davanti alla bellezza. Loro volarono anche attraverso tutte le strade e sul Fiume Arno. Le Ore passavano e loro tornarono al Duomo. Camellia entrò nella sua stanza attraverso la finestra in silenzio. Prima che lei potesse ringraziare la strega, lei era già andata. Camille andò a letto con un sorriso in faccia
C’era una volta un albero che viveva una vita felice nella Foresta del Cansiglio in Veneto. In questa foresta, c’era sempre il sole per tutte le 24 ore. Ogni volta che una foglia di questo albero cadeva, salvava la vita di un essere umano. Inoltre, un uomo abitava su questo albero, l’uomo era il più buono in tutta della terra. Era amorevole, rispettoso e gentile, ma abitava da solo sull’albero. Un giorno, una coppia camminava nella foresta. Improvvisamente, al marito è stato sparato. La moglie velocemente ha agguantato una foglia dell’albero magico per guarire la ferita di suo marito morente. Comunque, il marito non era più malato. La coppia è tornata felicemente a casa, ma la moglie aveva appreso il segreto dell’albero magico e se ne è ricordata. Degli anni più tardi, la moglie ha avuto l’idea di salvare il mondo. È ritornata all’albero e l’ha tagliato giù tutto. Così, ogni persona malata nel mondo è stata salvata, ma con la morte dell’albero, era anche morto l’uomo meraviglioso.
C’era una volta una principessa che si chiamava Camellia e abitava nella cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze. Il suo padre, il Re di Firenze, aveva un’indole cattiva e si lamentava di ogni cosa. Lui non le permetteva mai di lasciare la cupola perché era diffidente nei confronti del mondo esterno. Tutti i giorni Camellia guardava fuori dalla finestra e desiderava andare fuori. Una sera, mentre lei stava guardando a tutte le persone in città, una strega su un scopa volò accanto alla finestra! Camellia non poteva a credere ai suoi occhi. La strega amichevole si fermò davanti alla finestra e disse che lei le poteva portarla in giro per la città sulla sua scopa. Lei salì sulla scopa e loro volarono sopra tutta la città; sulle chiese, sui negozi e sulle case. Camellia era in soggezione davanti alla bellezza. Loro volarono anche attraverso tutte le strade e sul Fiume Arno. Le Ore passavano e loro tornarono al Duomo. Camellia entrò nella sua stanza attraverso la finestra in silenzio. Prima che lei potesse ringraziare la strega, lei era già andata. Camille andò a letto con un sorriso in faccia
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